Leron 2020
Una serata nel segno della tenacia e della volontà di continuare a vivere e creare nonostante tutto. Come tutti ben sappiamo, questo è stato un anno molto particolare. A causa della emergenza sanitaria, infatti, sono state cancellate tutte le manifestazioni estive, e neanche il nostro amato festival è stato risparmiato. Tuttavia, dato che ricorreva il ventesimo anniversario, abbiamo deciso di organizzare un evento alternativo, in modo da rendere omaggio a tutto ciò che è “Leron”. Così abbiamo ospitato il convegno dal titolo: “L’importanza del patrimonio culturale immateriale”. Sei i relatori, ognuno dei quali ha esposto un tema inerente al valore di una eredità intangibile che si tramanda ormai da secoli. In apertura la direttrice del Museo etnografico dell’Istria, Lidija Nikočević, che ha parlato del patrimonio culturale immateriale e delle possibilità di una sua interpretazione. L’etnomusicologo e musicista Dario Marušić, si è presentato con “Facciamo finta che… Tradizione, folklore, folklorismo”. Poi è stata la volta di Paola Delton, con una relazione dal titolo “Il mondo tradizionale dignanese attraverso lo studio delle fiere, dei mercati e delle manifestazioni festive ad essi collegate”, e Gianna Belci che ha analizzato le caratteristiche e particolarità dell’acconciatura della donna dignanese. Matija Drandić, ricercatore del Centro di ricerche storiche di Rovigno, ha poi trattato il tema del patrimonio culturale immateriale come elemento costitutiivo dell’identità, ed infine Alessio Giuricin, studente presso il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia, che ha approfondito le tradizioni musicali a Rovigno, Valle e Sissano.